Stai pensando di installare una pergola bioclimatica nel tuo giardino o terrazzo? Ottima idea! Le pergole bioclimatiche sono soluzioni architettoniche innovative che permettono di vivere gli spazi esterni in totale comfort, grazie ai pannelli regolabili che garantiscono ombra e areazione.
Prima di procedere però è bene sapere che le pergole sono opere edilizie sottoposte a precise normative che possono variare da comune a comune. Ignorare le regole e i permessi necessari può portare a sanzioni e allo smontaggio della struttura.
In questo articolo vi spiegheremo nel dettaglio tutto quello che c’è da sapere dal punto di vista burocratico per installare una pergola bioclimatica senza rischi: quali permessi richiedere, a quale ufficio rivolgersi, quali documenti preparare.
Cosa sono le pergole bioclimatiche
Le pergole bioclimatiche sono delle strutture architettoniche davvero ingegnose che permettono di ampliare e valorizzare gli spazi esterni di una casa o spazio commerciale. Realizzate in alluminio, un materiale leggero ma robusto, queste pergole creano un’area coperta e riparata grazie a speciali lamelle orientabili che possono essere aperte, chiuse o impacchettate a seconda delle condizioni climatiche e delle esigenze.
Le lamelle infatti sono dotate di un sofisticato sistema automatizzato che consente di gestirle in modo intelligente attraverso telecomando o app, regolando il flusso di luce e aria. In questo modo si può creare la situazione ideale di ombra e frescura nei mesi estivi, mentre d’inverno le lamelle possono chiudersi ermeticamente formando una copertura impermeabile, in grado di sopportare anche un carico neve, se certificata.
Le pergole bioclimatiche sfruttano quindi i principi della bioclimatizzazione per integrarsi armoniosamente con l’ambiente circostante. Oltre a proteggere dal sole e dalla pioggia, queste strutture aumentano anche il risparmio energetico, riducendo l’uso di sistemi di climatizzazione.
Grazie alle infinite possibilità di personalizzazione nelle dimensioni, nei colori e nelle finiture, le pergole bioclimatiche si integrano splendidamente con qualsiasi stile architettonico, rendendo vivibili con comfort gli spazi esterni e aumentando il valore dell’immobile.
Senza contare che possono essere dotate di chiusure laterali, come vetrate e tende, per creare un ambiente intimo e raccolto.
In poche parole, installare una pergola bioclimatica significa regalarsi uno spazio esterno versatile e climatizzato naturalmente per godere del proprio giardino o terrazzo tutto l’anno, in qualsiasi condizione meteorologica e stagione. Una soluzione innovativa per vivere gli spazi aperti in totale armonia con l’ambiente.
Quanti modelli di bioclimatiche ci sono
Vediamo insieme quali sono le varie opzioni che ci vengono date per scegliere il modello di pergola bioclimatica più adatto alle nostre esigenze. Esistono diversi modelli, che si differenziano per le caratteristiche delle lamelle, la forma della struttura e le opzioni di chiusura. I principali modelli sono:
- Le pergole bioclimatiche con lamelle orientabili sono il modello più diffuso e versatile sul mercato. Le lamelle regolabili su più angolazioni, da 0 a 135 gradi, permettono di gestire illuminazione naturale e ombreggiatura in modo dinamico, a seconda delle condizioni climatiche e delle personali preferenze. Nelle giornate di sole è possibile ruotare le lamelle per creare zone d’ombra rinfrescanti. In caso di improvviso maltempo o pioggia, le lamelle possono essere rapidamente chiuse ermeticamente, trasformando la pergola in un riparo impermeabile. Questo sistema flessibile si adatta perfettamente a chi cerca una soluzione versatile per godere degli spazi esterni in ogni momento della giornata e stagione
- Le innovative pergole con lamelle orientabili e impacchettabili rappresentano ciò che di più moderno e funzionale offre oggi il mercato delle pergole bioclimatiche. Le lamelle scorrono lateralmente su binari appositi, lasciando completamente libera e aperta l’area sotto la pergola quando si desidera godere a pieno della luce naturale e del cielo limpido. Altrettanto rapidamente, in caso di necessità, un semplice tocco permette di far scorrere le lamelle richiudendo interamente la copertura. Spesso abbinate anche a lamelle orientabili, queste pergole offrono il massimo della libertà e funzionalità per vivere gli spazi esterni.
Le pergole bioclimatiche possono inoltre essere autoportanti, addossate e sospese:
- Bioclimatiche autoportanti: sono quelle che non necessitano di essere appoggiate a una parete o a una facciata, ma si sostengono autonomamente su quattro pilastri. Sono adatte per creare aree coperte indipendenti, come gazebo o verande. Questo modello è adatto per chi cerca una soluzione elegante e raffinata, che valorizza lo spazio esterno.
- Bioclimatiche addossate: sono quelle che vengono addossate da un lato a una parte, e sono ideali per creare un continuum con l’abitazione o struttura su cui sono montate. Questo modello è adatto per chi cerca una soluzione originale e personalizzata, che sfrutta al meglio lo spazio disponibile e aumenta lo spazio abitativo.
- Bioclimatiche sospese: non necessitano di gambe per sostenersi e sono vere e proprie tettoie. Utili per chiudere lo spazio tra 2 muri o da addossare ad una abitazione per ombreggiare lo spazio sottostante.
Come visto, esistono diversi modelli di pergole bioclimatiche, che offrono diverse possibilità di personalizzazione, dal colore della struttura agli accessori di cui dotarla: luci led, chiusure laterali con vetrate scorrevoli o tende da sole, tende in tessuto per creare una zona di comfort, e funzionalità. Per scegliere il modello più adatto alle vostre esigenze, rivolgetevi a professionisti in grado di offrirvi una consulenza professionale e di aiutarvi nella realizzazione del vostro progetto.
Quali sono i permessi necessari per installare una pergola bioclimatica
Dopo una doverosa panoramica su cosa sono e quali sono i vari tipi di pergole bioclimatiche, entriamo nel vivo dell’argomento e vediamo quali sono i vari permessi che si devono avere per installarne una e non incorrere in sanzioni amministrative.
Questo tipo di strutture sono ideali per ampliare lo spazio abitabile, valorizzare l’immobile e aumentare il risparmio energetico, ma prima di procedere all’installazione di una pergola bioclimatica, è importante conoscere la normativa vigente e i permessi necessari per evitare sanzioni o contestazioni.
Infatti, le pergole bioclimatiche sono considerate delle opere edilizie, che devono rispettare le regole urbanistiche e paesaggistiche del territorio.
Permessi per l’installazione: la normativa generale
In linea generale, l’installazione di una pergola bioclimatica rientra nella categoria delle opere di edilizia libera, ossia quelle che non richiedono alcun titolo abilitativo da parte del Comune.
Questo perché sono considerate strutture amovibili e non volumetriche, che non alterano la destinazione d’uso dell’immobile né il suo aspetto estetico. Pertanto, per installare una pergola bioclimatica, basta presentare al Comune una semplice DIA (Denuncia di Inizio Attività) o una CILA (Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata). Questi documenti devono essere redatti da un tecnico abilitato (architetto o ingegnere) e devono contenere la planimetria dell’immobile, la descrizione della pergola bioclimatica e la dichiarazione di conformità alle norme vigenti.
La DIA o la CILA devono essere presentate almeno 30 giorni prima dell’inizio dei lavori.
Permessi per le pergole bioclimatiche: le eccezioni e le limitazioni
Come in tutti i casi però, esistono alcune eccezioni e limitazioni che dipendono dalle normative locali e dai casi specifici. Pertanto, prima di procedere all’installazione di una pergola bioclimatica, è sempre bene informarsi presso il Comune ove si andrà ad installare il pergolato.
Alcuni dei fattori da tenere in considerazione sono:
- le dimensioni della pergola bioclimatica: se superano una certa soglia (che varia a seconda dei Comuni), potrebbero essere richiesti dei permessi specifici, come il permesso di costruire o la SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività).
Questo perché le pergole bioclimatiche potrebbero essere considerate come delle opere edilizie rilevanti, che modificano la superficie coperta dell’immobile.
- Il volume: se determina un aumento della superficie coperta dell’immobile, potrebbe essere considerata come una tettoia e non come una pergola. Una tettoia è una costruzione con copertura ma priva di pareti perimetrali, utilizzata per creare zone d’ombra e riparo.
Un pergolato invece è una struttura composta di elementi verticali e orizzontali, atta a consentire il sostegno di verde rampicante e non dotata di copertura. Anche in questo caso, potrebbero essere richiesti dei permessi specifici, come il permesso di costruire o la SCIA.
Questo perché, a differenza dei pergolati che rientrano nell’edilizia libera, le tettoie rientrano a pieno titolo tra le opere edilizie, in quanto costituiscono un volume aggiuntivo che modifica la cubatura della proprietà immobiliare sulla quale vengono installate.
- I materiali con cui è composta: se sono in contrasto con le norme paesaggistiche o urbanistiche del territorio, potrebbero essere richieste delle autorizzazioni particolari, come l’autorizzazione paesaggistica o l’autorizzazione della Soprintendenza, in quanto potrebbero essere considerate come delle opere edilizie che alterano l’aspetto estetico dell’immobile o del contesto circostante.
- La posizione: se è installata in zone vincolate o protette, come i centri storici, le aree naturali o i beni culturali, potrebbero essere richieste ancora una volta delle autorizzazioni particolari, come l’autorizzazione paesaggistica o l’autorizzazione della Soprintendenza, perché potrebbero essere considerate come delle opere edilizie che incidono sul valore storico, artistico o ambientale del territorio.
Come abbiamo visto, per installare una pergola bioclimatica ci sono degli adempimenti burocratici da espletare. Le pergole infatti sono considerate vere e proprie strutture edilizie, e come tali sono soggette a normative e permessi specifici che variano in base al modello scelto e al territorio.
È quindi fondamentale rivolgersi a professionisti del settore che possano supportarvi in tutto l’iter burocratico, oltre a fornirvi una consulenza completa per identificare la soluzione migliore per le vostre esigenze abitative ed estetiche.